Vi ricordate un mio articolo a proposito del partito P.I.Z.Z.A. fondato da Coco Lafungia? Bene. In questi giorni ho letto sul periodico TUTTO BRINDISI che fra le liste che si stanno approntando per le prossime elezioni amministrative a Brindisi ve ne sono due degne di attenzione. Eccole:
Lista "Carne a tutti". È il mistero delle prossime amministrative. Qualcuno dice che è promossa dall'omonima braceria. Qualcun altro insinua che a pensarla siano stati i fratelli Leo, componenti della nota famiglia di apprezzati macellai brindisini. Questi ultimi hanno però smentito la notizia di un loro ingresso in politica, anche se sostengono di voler continuare a tenere i prezzi bassi per aiutare le famiglie brindisine (cosa che di per sé potrebbe portare qualche migliaio di voti). Inizia a sorgere il dubbio che dietro la lista ci siano le decine di giovani locali che continuano a lasciare la città.
Lista CCSS. Se vi state chiedendo cosa diavolo voglia dire questa sigla, il mistero è presto
svelato. È la lista di quelli "Col Culo Sempre Salvo". Ne possono fare parte i consiglieri comunali che hanno cambiato casacca almeno due volte, e poiché questi soggetti abbondano, la lista è già al completo. Però, siccome a qualche candidato è giunta voce che buona parte dei brindisini si è rotta i marroni di loro, sono state stabilite delle ferree regole di comportamento. Primo: non saranno ammessi più di tre cambi di partito nel corso di una legislatura. Secondo: si potrà passare da An a liste civiche, da liste civiche a Italia dei Valori, da Forza Italia a liste civiche, sempre però stando bene attenti a preservare il proprio culo. Sarà ammesso sostenere un sindaco di destra, pur facendo parte di forze politiche che si dicono - ma solo a parole - di centrosinistra. Il caso contrario sarà ammesso più di rado. I consiglieri comunali di questa lista, saranno espulsi dal partito se rimarranno nello stesso schieramento per più di 12 mesi.

Lista CCSS. Se vi state chiedendo cosa diavolo voglia dire questa sigla, il mistero è presto