La vox populi riferisce altresì che i proprietari non intendono aprire il castello per motivi turistico-culturali, fin quando non viene smontato un altro "castello": quello delle accuse messo in piedi dalla Procura della Repubblica di Brindisi e fin quando non sarà loro concesso di avviare le richieste ====>>>attività commerciali.
Sarà vero tutto cio? Ormai nulla più mi meraviglia e sono abituato a tutto.
E' innegabile che per il turismo il castello aperto sarebbe un valore aggiunto e qualche presenza in più di turisti (e scolaresche) si potrebbe registrare.
Io proporrei a tutti coloro che amano Oria di scrivere una lettera o una mail, alla Procura della Repubblica di Brindisi, al Ministero dei Beni Culturali ed al sindaco di Oria, al fine di sollecitare la riapertura al pubblico del castello, in virtù dell'art. 104 del Dlgs n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), ed in considerazione anche del fatto che la cripta dei Santi Crisante e Daria (vecchia di circa 1.200 anni) non fu regalata nel 1933 dal podestà Rocco Greco ai Martini Carissimo, e quindi dovrebbe essere tuttora di proprietà dello Stato o del Comune di Oria.