RIFIUTI
• Trentamila euro in palio per le «Ricicliadi» dell’Ato Lecce 3. Originale disfida quella organizzata dall’ambito territoriale ottimale diretto dal presidente vicario Donato Martella, che ha deciso di mettere in competizione, uno contro l’altro, i 24 comuni del sud Salento. Acquarica del Capo, Alessano, Alliste, Casarano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Matino, Melissano, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Parabita, Patù, Presicce, Racale, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase e Ugento si sfideranno a colpi di carta, cartone, plastica e vetro. Riciclati ovviamente.
Il primo premio, di 15 mila euro, andrà al Comune che avrà superato tutti gli altri nella percentuale di spazzatura differenziata. L’impor to sarà destinato alla realizzazione di opere legate al riciclaggio, all’erogazione di servizi e all’attuazione di iniziative di interesse della comunità, volte alla riduzione della produzione dei rifiuti e al risparmio delle risorse (ad esempio per l’acquisto di carta riciclata o lampade a basso consumo).
Diecimila euro andranno al Comune che si classificherà secondo, mentre per il terzo ci sono in palio cinque mila euro. Tutti soldi destinati, come per il vincitore, all’erogazione di servizi o iniziative come interventi di recupero, ripristino e abbellimento delle strutture e degli spazi pubblici.
Secondo il progetto elaborato dal responsabile per i servizi tecnici dell’Ato, l’ingegnere Luana Greco, per la speciale gara saranno individuati 26 collaboratori (uno per ogni comune tranne Casarano e Tricase che ne avranno due). Si tratta di tecnici dell’ambiente, scelti tra giovani diplomati disoccupati tramite valutazione di curriculum, che saranno formati nel settore della divulgazione, informazione e sensibilizzazione ambientale, per essere in grado di fornire un inquadramento complessivo sull'articolazione dei processi di raccolta differenziata, dare indicazioni statistiche sui processi di raccolta e indicazioni pratiche su come operare la differenziata, oltre a progettare attività di educazione ambientale con tecniche di
«Le emergenze ambientali» , dicono i tecnici dell’Ato, «richiedono che si debba agire a livello educativo intervenendo sui modelli culturali di riferimento, sugli stili di vita,
sugli approcci di pensiero alla realtà, sui valori e sull'etica, per rendere le persone più sensibili rispetto alle questioni ambientali, diffondendo attitudini, valori e comportamenti nella prospettiva dello sviluppo sostenibile». Che dire, vinca il miglior Comune riciclone.
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